Concorso di Idee Nuovo centro polifunzionale

Anno: 2007
Comune: Berzo Demo BS

 

Capogruppo: Arch. Lucia Morandini

 

Team: Arch. Tosini Matteo – Arch. Depedro Fabio – Arch. Eros Laini – Ing. Tosini Sara, Geom. Grappoli Andrea

 

La concezione di questo Centro Polifunzionale nasce dall’idea di farne una vera e propria porta di accesso al grande territorio della Valsaviore. Creare un luogo di incontro, di accoglienza, ma allo stesso tempo realizzare un elemento architettonico che abbia una sua specifica caratterizzazione per rappresentare l’accesso al territorio e l’unione dei comuni che su di esso sono insediati. Allo stesso tempo il nuovo insediamento deve necessariamente dialogare con le valenze storiche, culturali e ambientali che definiscono quest’area. Gli elementi identificativi del paesaggio circostante diventano uno stimolo fondamentale ai fini dello sviluppo della sensibilità e della percezione anche di un nuovo spazio urbano. L’impianto tipologico generale si articola su una maglia pseudo-ortogonale coerente con la maglia strutturale riferita ad assi urbanistici principali e prevede l’aggregazione di più elementi a prevalente sviluppo lineare affiancati ed interconnessi. Da qui lo sfruttamento della pendenza del terreno, l’inclinazione si presta in modo particolare per creare quei tre lotti funzionali richiesti, infatti la creazione di tre diversi livelli nasce proprio dalla capacità poi di realizzarli anche in tre diversi momenti. Il complesso è infatti caratterizzato da volumi ben distinti gli uni dagli altri, intervallati da spazi aperti che garantiscono uno stretto rapporto tra gli ambienti interni e gli spazi all’aperto. Questo consente quindi anche la realizzazione dei tre lotti funzionali richiesti nel bando di concorso.

Il primo livello di intervento, che si configura come primo lotto di intervento, è quello costituito dall’auditorium per circa 400 posti a sedere, con servizi igienici, depositi e magazzini. Questo è stato pensato nell’area inferiore e sopra di esso viene a crearsi la piazza con spazi di sosta e un anfiteatro per spettacoli all’aperto.

Il secondo livello di intervento, che si configura come secondo lotto funzionale, è quello della testata di fondo che chiude il complesso verso la Strada Statale, questo si configura come sede degli Uffici Istituzionali. Qui troviamo il distaccamento degli Uffici Comunali ovvero dell’Ufficio Tecnico dell’Unione dei Comuni della Valsaviore, l’Ufficio Informazione Turistica, la sede decentrata del Consorzio Metano con relativi servizi e archivi.

Il terzo livello di intervento, che si configura come terzo lotto funzionale, si configura con due elementi architettonici ai lati nord e sud con gli spazi per le Associazioni e per i Servizi commerciali. Qui è stato pensato nello specifico lo spazio dedicato alle Aree per le Associazioni, con sale e servizi per le sedi delle Associazioni locali, con spazio idoneo alla sede della Banda Musicale di Demo, con Centro Diurno Anziani, con Ambulatorio Medico e Sala d’attesa. Inoltre troviamo spazi per attività commerciali e artigianali e per il bar.

Infine è stata progettata la viabilità di accesso al nuovo centro polifunzionale, con parcheggi esterni che, come da indicazioni del bando, non comportano problemi di gestione, controllo e sicurezza. Oltre alla viabilità per le autovetture è stata progettata la viabilità pedonale con i percorsi necessari per i diversi collegamenti della struttura.

Una particolare attenzione è stata dedicata ai prospetti ed al loro rapporto con il territorio, con cui dialogano mediante grandi aperture vetrate mentre gli spazi di sosta aperti sono allo stesso tempo coperti per la presenza di elementi porticati. Soprattutto lo sfondamento del lato aperto verso la strada provinciale si percepisce appieno come elemento di collegamento alla piazza che si viene a creare al centro del complesso. In questo modo il paesaggio entra nell’architettura, coinvolge i luoghi dello spazio costruito, diventa un tuttuno con il progetto, un collegamento naturale tra interno ed esterno, il nuovo spazio urbano si apre completamente alla vita sociale assumendo il ruolo di vero e proprio spazio architettonico di qualità. Per questo gli spazi diventano evocativi, socializzanti, non solo pensati per le manifestazioni pubbliche, ma veri e propri luoghi di incontro, di accoglienza. In questo modo l’’elemento architettonico non assume solo il significato simbolico di porta, ma si manifesta come la concretizzazione dello spirito di socializzazione e di appartenenza comunitaria.

Il progetto del nuovo Centro Polifunzionale si basa su cinque caratteri principali:

1. Integrazione con il territorio ottenuta per la sua posizione all’interno del tessuto urbano, compattezza generale dei manufatti, accessibilità pedonale diretta dall’abitato, organizzazione e dislocazione nello spazio delle diverse attività ospitate tenendo conto dei rapporti di utilizzo da parte della collettività. L’articolazione dei servizi comuni, degli spazi per le attività culturali e per i servizi di carattere sociale porta a un profondo coinvolgimento con l’intero territorio.

2. Accessibilità e viabilità risolta utilizzando la particolare collocazione urbanistica dell’area a disposizione, che consente una ampia accessibilità pedonale da tutte le direzioni e una accessibilità carrabile di notevole comodità vista la vicinanza alle principali vie di collegamento. La chiara distinzione tra viabilità pedonale e viabilità automobilistica, spinge verso la creazione di un modello edilizio basato essenzialmente su percorrenze pedonali di attraversamento interno.

3. Continuità del sistema edilizio. Anche se chiaramente organizzato per parti distinte e quindi realizzabile per segmenti funzionali compiuti e per entità accrescibili, il sistema edilizio della nuova struttura polifunzionale si caratterizza per essere di fatto un unico complesso, variamente articolato.

4. Sistemazione generale dell’area con possibilità di rendere fruibili gli spazi aperti e coperti pienamente utilizzati dall’intera collettività.

5. La possibilità di realizzare l’intervento in tre distinti lotti funzionali mediante specifici volumi che costituiscono un complesso funzionalmente e formalmente unitario, tali edifici realizzano “un’opera finita” anche durante il tempo di attesa delle ulteriori fasi di completamento dell’intero complesso.

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